Questa è una piccola associazione che si prefigge come scopo principale di operare in difesa degli animali, in particolare dei cani. 
Il nostro obiettivo in questo momento è quello di garantire la sopravvivenza e dare una possibilità di vita a cani che hanno subito o stanno subendo la “violenza fisica e psicologica delle perreras spagnole”. 
Ma che cosa è una perrera spagnola? 
La perrera non è altro che un canile dove vengono portati i cani che non hanno un padrone, siano cani accalappiati in strada che cani ceduti dal proprietario che non vuole più occuparsene. 
I cani in perrera hanno vita breve…per loro, a seconda di alcuni fattori da valutare (cessione da parte del proprietario, randagismo, presenza o meno di un chip impiantato, condizioni di salute, razza di appartenenza, numero di cani presenti, perrera ove vengono detenuti, ecc.) viene fissata una data per la soppressione con una scadenza che varia da un minimo di 10 giorni ad un massimo non definibile di giorni, anche perché spesso la morte sopraggiunge prima per stenti o malattia. 
Una volta che un cane entra in lista di soppressione, viene considerato già morto. Gli viene negato sia cibo che acqua. Poi arriva il giorno della scadenza. Mentre si avviano verso la camera a gas o l’ambulatorio del veterinario, percepiscono l’odore della morte e piangono e cercano di ribellarsi, ma ormai per loro non c’è scampo. 
La soppressione avviene nei modi più cruenti. Possono essere soppressi con iniezioni di sostanze velenose senza che prima venga somministrata alcuna anestesia per rendere la morte indolore, oppure gassati con un paralizzante neuromuscolare. Dopo vengono cremati…il più delle volte ancora vivi. Nelle perreras vige la “NON REGOLA”, specialmente nelle perreras che non sono comunali. Li quello che conta di più è il guadagno e quindi si risparmia su tutto…la soluzione velenosa iniettata è spesso allungata con acqua, provocando un’agonia più lunga prima che per i cani la morte sopraggiunga; il paralizzante viene usato in quantità minore da quello previsto con la conseguenza che molti cani sono solo intontiti quando vengono buttati nel fuoco per essere cremati. 
Le perreras sono paragonabili ai peggiori canili lager italiani, con un’unica differenza: in Italia esistono leggi che ci consentono di denunciare la violenza sugli animali. Là, tutto questo è permesso, e anzi, per questi stermini si fanno scudo con le leggi contro il randagismo vigenti attualmente nel paese.

AI CANI DELLE PERRERAS VENGONO CHIUSI GLI OCCHI PER SEMPRE, PERO’ E’ ARRIVATO IL MOMENTO CHE TU APRA I TUOI. 

Se vuoi aiutarli dacci una mano in questa nostra piccola battaglia sostenendo la nostra associazione.

Questa è una piccola associazione che si prefigge come scopo principale di operare in difesa degli animali, in particolare dei cani.
Il nostro obiettivo in questo momento è quello di garantire la sopravvivenza e dare una possibilità di vita a cani che hanno subito o stanno subendo la “violenza fisica e psicologica delle perreras spagnole”.
Ma che cosa è una perrera spagnola?
La perrera non è altro che un canile dove vengono portati i cani che non hanno un padrone, siano cani accalappiati in strada che cani ceduti dal proprietario che non vuole più occuparsene.
I cani in perrera hanno vita breve…

A seconda di alcuni fattori da valutare (cessione da parte del proprietario, randagismo, presenza o meno di un chip impiantato, condizioni di salute, razza di appartenenza, numero di cani presenti, perrera ove vengono detenuti, ecc.) viene fissata una data per la soppressione con una scadenza che varia da un minimo di 10 giorni ad un massimo non definibile di giorni, anche perché spesso la morte sopraggiunge prima per stenti o malattia.
Una volta che un cane entra in lista di soppressione viene considerato già morto. Gli viene negato sia cibo che acqua. Poi arriva il giorno della scadenza. Mentre si avviano verso la camera a gas o l’ambulatorio del veterinario percepiscono l’odore della morte e piangono e cercano di ribellarsi ma ormai per loro non c’è scampo.
La soppressione avviene nei modi più cruenti. Possono essere soppressi con iniezioni di sostanze velenose senza che prima venga somministrata alcuna anestesia per rendere la morte indolore oppure gassati con un paralizzante neuromuscolare. Dopo vengono cremati…il più delle volte ancora vivi.

Nelle perreras vige la “NON REGOLA”, specialmente nelle perreras che non sono comunali. Li quello che conta di più è il guadagno e quindi si risparmia su tutto…la soluzione velenosa iniettata è spesso allungata con acqua, provocando un’agonia più lunga prima che per i cani la morte sopraggiunga; il paralizzante viene usato in quantità minore da quello previsto con la conseguenza che molti cani sono solo intontiti quando vengono buttati nel fuoco per essere cremati.
Le perreras sono paragonabili ai peggiori canili lager italiani, con un’unica differenza: in Italia esistono leggi che ci consentono di denunciare la violenza sugli animali. Là tutto questo è permesso e anzi, per questi stermini, si fanno scudo con le leggi contro il randagismo vigenti attualmente nel paese.

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Puoi scegliere di adottare un nostro cane, dargli stallo, diventare adottante a distanza, donare liberamente o aiutarci a far conoscere la nostra Associazione. In ogni modo ci aiuterai a salvare altri cani in difficoltà.

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Cerchiamo madrine o padrini per i nostri piccoli in residenza in attesa di adozione.
La madrina ed il padrino sono persone che decidono di versare mensilmente una quota "x" per il mantenimento di un piccolo scelto fino alla data della sua adozione. La quota minima è di 5,00 euro.
Per info non esitate a contattarci.

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